Sono state prodotte due differenti tipologie di biochar, il primo ottenuto dalla pirolisi dei residui di potatura di vite e il secondo da quella di olivo. Entrambi i biochar ottenuti risultano di buona qualità in quanto presentano un contenuto di carbonio pari al 63 ± 3% e un contenuto in azoto 0.91 ± 0.2%.
Sono state condotte analisi morfologiche ed eco-fisiologiche sulle due colture agronomiche (lattuga e pomodoro) cresciute in vaso. Mentre per le piante di lattuga, il biochar sembra che stimoli la produttività dell’intera pianta (aumento della biomassa fogliare e radicale nei campioni trattati con il biochar del 50%), per le piante di pomodoro è stato evidenziato un incremento solo del numero e/o della grandezza dei frutti.